Viaggi nella Tsum Valley
Viaggi nella Tsum Valley - trekking che abbina alla spettacolarità dell'ambiente una ricchezza antropologica di popolazioni nepalesi e tibetane incontaminate dal turismo. Dal 2008 in Nepal è stata aperta al turismo la Tsum Valley, definita anche Beyul Kyimolung, la valle della felicità . Tsum deriva dalla parola tibetana Tsombo che esprime il concetto di vivida e intensa felicità nella forte fede e pratica del buddismo. Anticamente la Tsum Valley era un regno distinto (il regno delle tredici provincie) ancora oggi visibile. I Tsumba la popolazione locale di origine tibetana; la storia li definisce provenienti dall'etnia nomade dei Tamba, ancora oggi parlano un loro dialetto e praticano la poliandria.
La parola Tsum deriva dal tibetano tsombo il cui significato ha a che fare con una grande felicità derivante dalla forte fede e pratica del buddismo. Un tempo la valle era un regno distinto: il regno delle tredici province e ancora oggi se ne vedono i segni. Gli Tsamba (Tsumba) sono la popolazione locale di origine tibetana, che proviene dall’etnia nomade dei Tamba. Ancora oggi parlano il loro dialetto e praticano la poliandria. La valle di Tsum è situata nella parte più a Nord del distretto di Gorkha e confina con il Tibet a Nord, mentre ad Ovest si trova l’area del Manaslu e a Sud-Est la barriera del Ganesh Himal formata da quattro cime, due delle quali superano i settemila metri, che la separano dal Langtang. Grazie a queste ragioni geografiche la valle è rimasta isolata per secoli, permettendo così che si conservassero intatti gli usi, i costumi e la cultura di questa etnia. Ancora oggi si praticano gli scambi commerciali e vi sono diversi monasteri ancora attivi.